Il Quinto Ampliamento

Ridiscutere il rapporto tra uomo, lavoro e comunità, abbandonando i dogmi novecenteschi delle leggi di mercato, in cui il profitto fine a se stesso era il protagonista assoluto. È questo il senso del Quinto Ampliamento, associazione senza scopo di lucro – presentata il 29 giugno a Milano – che annovera tra i soci fondatori realtà di primo piano dell’imprenditoria, della cultura e dell’associazionismo come Confindustria Canavese, Fondazione Adriano Olivetti, Legambiente, Aida Partners Ogilvy PR, Message, Pubblico-08, Mercatino, AEG, Sabox.

Condivisione della conoscenza e redistribuzione della ricchezza diventano gli elementi di un’impresa che persegue, al tempo stesso, profitto e responsabilità sociale, affidando alla persona un ruolo di prim’ordine nella strategia aziendale. Il Quinto Ampliamento si ispira così a un pensiero economico italiano che, nato sui valori dell’umanesimo, trova in Adriano Olivetti il suo esempio tangibile.

La neonata associazione intende infatti attualizzare il modello sociale della fabbrica Olivetti a Ivrea, dove si resero necessari quattro ampliamenti per far fronte all’esigenza di inserire il dipendente al centro di un processo produttivo economico e culturale, con l’obiettivo di redistribuire ricchezza, servizi sociali, democrazia. Il Quinto Ampliamento, nel 2017, rappresenta un’espansione immateriale al cui all’appello hanno risposto le più importanti aziende e associazioni italiane che fanno dell’economia civile il proprio punto di forza.

Tra queste c’è Sabox – unica azienda del Mezzogiorno d’Italia tra i soci fondatori de Il Quinto Ampliamento – che con la produzione di imballaggi in cartone e packaging si fa portavoce di una nuova strategia, in cui l’ idea di impresa si evolve in sostenibilità e sviluppo del territorio. In piena sintonia con l’opera di profondo rinnovamento della cultura d’impresa intrapresa dalla nuova associazione.

“Pausa Pranzo! Conversazioni sull’economia civile” è il primo appuntamento dell’associazione – in programma a Ivrea nei giorni 29, 30 settembre/1 ottobre – sul tema del cibo e del lavoro. Si tratta di un momento di confronto che strizza l’occhio a una delle fessure da cui osservare la vita quotidiana in azienda.

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